Psychedelic Rock | it

Il Rock psichedelico (Psychedelic rock) è un genere musicale derivato dal rock e sviluppatosi contemporaneamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito fra gli anni '60 e '70. Si ispira alle esperienze di alterazione della coscienza derivanti dall'uso di droghe come cannabis, psilocibina, mescalina, e soprattutto LSD.

Il rock psichedelico era in genere concepito come musica suonata sotto l'influsso di sostanze stupefacenti e da ascoltare in una analoga condizione. L'assunzione filosofica, implicita o esplicita, era che questa uguale condizione del musicista e dell'ascoltatore consentisse una comunicazione artistica a un livello particolarmente profondo, e irraggiungibile dalla tradizionale musica "lucida". In relazione a questo atteggiamento va anche letta l'importanza attribuita da alcuni musicisti a droghe come il peyote, associato ad antiche tradizioni sciamaniche dei nativi americani e quindi dotato di una valenza spirituale e metafisica specifica (la tradizione dei nativi americani gioca per esempio un ruolo fondamentale nella simbologia psichedelica dei Doors).

Un altro approccio, talvolta complementare, consisteva nell'alterazione della struttura musicale dei brani, spesso caratterizzati da lunghe sezioni strumentali (si pensi per esempio a Dark Star dei Grateful Dead), passaggi dodecafonici o rumoristici, e via dicendo. Nelle esibizioni dal vivo venivano spesso utilizzate particolari illuminazioni di scena o altri elementi coreografici inusuali (si pensi per esempio alla spettacolare ambientazione di Pink Floyd: Live at Pompeii).

Il rock psichedelico fu in ogni caso una musica volta alla sperimentazione e che cercava, con varie modalità specifiche, l'insolito e lo "stupefacente". In questo senso esso veniva generalmente concepito come una forma di art rock; il confine fra rock psichedelico e rock progressivo (una delle forme principali dell'art rock) è spesso molto labile (si possono citare in questo ancora i Pink Floyd o i gruppi della scena di Canterbury).


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