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J-Pop (anche Jpop) è un'abbreviazione comunemente utilizzata in Occidente per indicare la musica pop giapponese.

Il termine j-pop ha due tipi di letture: in Giappone i negozi di dischi solitamente dividono la musica in quattro grandi categorie: j-pop, enka, classica ed internazionale; questo vuol dire che si definisce "j-pop" tutta la produzione nazionale senza alcuna distinzione di genere dai più soft ai più duri. All'estero, invece, si è soliti distinguere ogni genere musicale giapponese con il suo corrispettivo occidentale, anticipato da una "j-": nasce così il j-rock, il j-jazz, il j-ska eccetera. Il senso usato in questo caso, ed in tutta Wikipedia Italia, è quello Occidentale, perché di più facile enciclopedizzazione.

Il j-pop abbraccia molti generi di musica pop, come la musica dance, l'hip-hop, ma anche il soft-rock e il soul. Il termine viene utilizzato per distinguere la musica popolare moderna dal genere classico e tradizionale, conosciuto come enka (alcune canzoni, fra le quali quelle di Miyuki Nakajima e Anzen Chitai, rappresentano una fusione tra i due generi). Nel j-pop sono evidenti le influenze e le contaminazioni della musica occidentale, europea e nordamericana.

La musica j-pop è parte vitale ed integrante della cultura popolare giapponese. Le serie televisive, gli spot commerciali, gli anime (che cambiano la propria sigla di apertura e di chiusura più volte), i videogiochi e molte altre forme di intrattenimento televisivo (e non solo) sono lo strumento di diffusione della musica, andando a creare un mercato secondo, nel mondo, solo a quello statunitense. .