Birgit Nilsson | it

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Birgit Nilsson (Västra Karup, 17 maggio 1918 – Bjärlöv, 25 dicembre 2005) è stata un soprano svedese.
Proveniente da un ambiente di provincia, si impose a tal punto sulla scena musicale e lasciò un'impronta talmente caratteristica su una serie di ruoli che il suo nome giunse ad essere identificato con un repertorio ben preciso: cantò le opere di Richard Strauss e uno dei suoi ruoli prediletti fu la Turandot di Giacomo Puccini, ma furono le sue interpretazioni in opere wagneriane che la resero celebre e nelle quali eccelse come nessun altro soprano sin dai tempi della norvegese Kirsten Flagstad.
Nel punto più alto della sua carriera, la Nilsson sorprendeva per la potenza della sua voce, che penetrava facilmente attraverso le più spesse orchestrazioni, e con il suo grande controllo del fiato, che le permetteva di tenere la nota più acuta per tempi lunghissimi
Anche le sue doti recitative migliorarono sempre più con il prosieguo della carriera, tanto da farla divenire anche un'ottima attrice oltre che una grande cantante.
Nata Birgit Märta Svensson, figlia unica di Nils Peter e Justine (Paulsson) Svensson, in una fattoria di Västra Karup nella contea svedese di Skåne (100 km a nord di Malmö), ricevetta la sua prima educazione musicale dalla madre, che, quando la figlia aveva appena tre anni, le regalo un pianoforte giocattolo.
Il suo talento per il canto venne notato per la prima volta quando Birgit iniziò a cantare con il coro della sua chiesa: iniziò quindi gli studi con Ragnar Blennow, e Båstad e, nel 1941, con Joseph Hislop e Arne Sunnegard all'Accademia Reale di Musica di Stoccolma.
Fece il suo debutto all'Opera Reale di Stoccolma nel 1946, quando, con un preavviso di soli tre giorni, dovette sostituire la cantante che interpretava Agathe in Der Freischütz di Carl Maria von Weber, ammalatasi. Nella sua autobiografia, anni dopo, ricordò quella prima esperienza, sotto la direzione di Leo Blech, come molto negativa.
Tuttavia, nel 1947, ottenne una certa notorietà in Svezia come Lady Macbeth nell'opera di Giuseppe Verdi, diretta da Fritz Busch. Seguirono molti altri ruoli, di Strauss, Verdi, Wagner, Puccini e Čajkovskij.
A Stoccolma si costruì un solido repertorio di parti lirico-drammatiche, come ad esempio Donna Anna, Aida, Lisa, Tosca, Venere, Sieglinde, Senta e la Marescialla, uno dei suoi preferiti, tutti cantati in svedese.
Sotto le cure di Fritz Busch, la sua carriera prese il volo.
Grazie a lui, infatti, si procurò il suo primo ingaggio importante al di fuori della Svezia, nel 1951, quando interpretò Elettra nell'Idomeneo di Mozart al Glyndebourne Festival. Il suo debutto alla Staatsoper di Vienna (dove in più di 25 anni sarebbe divenuta una presenza fissa) avvenne nel 1953.
Quindi fu Elsa nel Lohengrin al Festival di Bayreuth del 1954, Brünnhilde per la prima volta nel ciclo completo del Ring all'Opera di Stato bavarese e al Festival di Monaco quello stesso anno. Dopo Elsa, ritornò a Bayreuth per interpretare, fino al 1969, Sieglinde, Brünnhilde e Isolde, sempre con strepitoso successo.
Interpretò il ruolo di Turandot, breve ma che richiede un'inusitata potenza di suono, alla Scala di Milano nel 1958, e quindi nel resto d'Italia.
Affermò in seguito che la cosa di cui andava più orgogliosa era che le fosse stato accordato l'onore di cantare alla prima scaligera: assieme a Maria Callas, fu la prima cantante non italiana cui venne concesso questo privilegio.
Birgit Nilsson fece il suo debutto negli Stati Uniti come Isolde nel Tristan und Isolde di Wagner nel 1956 con l'Opera di San Francisco; il suo trionfo fu, sempre nello stesso ruolo, alla Metropolitan Opera di New York nel 1959.
Durante la sua carriera cantò in tutti i maggiori teatri del mondo, a Vienna, Berlino, nella Royal Opera House al Covent Garden (Londra), Tokyo, Parigi, Buenos Aires, Chicago e Amburgo.
irgit Nilsson si guadagnò la reputazione di maggior soprano wagneriano del suo tempo, l'erede della grande Kirsten Flagstad, particolarmente nel ruolo di Brünnhilde.
Tuttavia, cantò anche molti degli altri celebri ruoli per soprano, fra i quali Leonora nel Fidelio di Beethoven, Aida, Turandot, Tosca, Elettra e Salomè.
La sua carriera fu molto lunga e proseguì fino agli anni Ottanta, quando prevalentemente cantò nei ruoli di Elettra e della moglie del tintore (in Die Frau ohne Schatten di Strauss).
Il direttore Erich Leinsdorf riteneva che la longevità della carriera della Nilsson, come quella della Flagstad, avesse qualcosa a che fare con le loro origini scandinave, sottolineando che i ruoli wagneriani esigevano cantanti "meditativi, pazienti e metodici".
La stessa Birgit Nilsson non attribuiva la sua longevità a nessuno stile di vita in particolare.
Nel pieno della sua potenza vocale, una volta, un suo do sopracuto in una Turandot rappresentata all'aperto nell'Arena di Verona portò la gente fuori dal teatro a credere che avesse suonato un allarme antincendio; il famoso soprano Leonie Rysanek, richiesta di subentrare alla Nilsson nello stesso ruolo alla Metropolitan Opera, rifiutò, spaventata dal confronto.
L'autobiografia di Birgit Nilsson, Mina minnesbilder, fu pubblicata a Stoccolma nel 1977. La cantante si ritirò dalle scene nel 1984, e ritornò nella sua terra d'origine nel sud della Svezia.
Nel 1981 le Poste svedesi avevano emesso un francobollo che ritraeva la Nilsson nel ruolo di Turandot; fra i molti onori conferitili, ricevette la medaglia d'oro Illis Quorum, la più alta onorificenza conferita dal governo svedese a un proprio cittadino.
Nel 1948 aveva sposato Bertil Niklasson, studente di veterinaria incontrato durante un viaggio in treno; la coppia non ebbe figli.
Birgit Nilsson morì a 87 anni nella sua casa di Bjärlöv, un piccolo villaggio vicino Kristianstad, nel 2005.

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