Nelson Riddle | it

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Nelson Riddle cominciò sin da giovane a suonare il trombone in varie orchestre, concludendo la sua carriera di strumentista nell'orchestra di Tommy Dorsey tra il 1943 e il 1945.

Riddle non fu mai un trombonista di particolari doti: si rivelò invece molto versato nell'arrangiamento e nella composizione. Prese perciò lezioni di arrangiamento e composizione da Bill Finegan, già arrangiatore di Glenn Miller, e dal compositore italiano Mario Castelnuovo Tedesco che, fuggito dall'Italia nel 1938 a causa delle leggi razziali, si era trasferito a Los Angeles con la famiglia.

All'inizio degli anni cinquanta cominciò a scrivere per diverse orchestre. Furono gli arrangiamenti di Mona Lisa e Too Young per Nat King Cole che gli procurarono la notorietà: inizialmente scritti per Les Baxter, che non sapendo arrangiare era solito servirsi di arrangiatori-fantasma (ghostwriters), di fronte all'enorme successo che avevano riscosso spinsero Riddle a presentarsi all'esecutivo della Capitol Records, che lo assunse immediatamente e lo assegnò ai suoi artisti maggiori.

Del suo lavoro alla Capitol Records si ricordano soprattutto gli arrangiamenti per gli album di Nat King Cole, Frank Sinatra (la loro collaborazione è leggendaria e produsse alcuni degli album migliori di The Voice), Peggy Lee, Dean Martin, Judy Garland, Dinah Shore, ma lavorò anche per Ella Fitzgerald (per la quale collaborò al memorabile e ricchissimo "Gershwin's songbook"), Rosemary Clooney, Johnny Matis, Antonio Carlos Jobim, Shirley Bassey, Kiri Te Kanawa, Linda Ronstadt.

Nelson Riddle fu, soprattutto, un grande maestro dell'arrangiamento vocale: sapeva come valorizzare la voce di un cantante tramite l'orchestrazione giusta attraverso cui farlo cantare. In questo fu anche un innovatore nel suo campo, ricorrendo a sistemi di accompagnamento politonale, a un uso massiccio delle contromelodie, a un suono originale che identificavano ora l'uno, ora l'altro cantante e che spesso si sono legati indissolubilmente a canzoni, come è accaduto per I've Got You Under My Skin di Cole Porter per Frank Sinatra.

La scrittura di Riddle, come quella di pochi altri arrangiatori, è immediatamente riconoscibile. È il cosiddetto "Riddle Sound", che sul lato strumentale è basato sull'uso del flauto della tromba con sordina (harmon-muted trumpet, solitamente suonata per Riddle dal famosissimo musicista Harry "Sweets" Edison), del clarinetto basso, del trombone basso (nella sua orchestra si servì del famosissimo trombonista George Roberts), unito a una scrittura finissima e molto evoluta per gli archi e per i legni (ispirata a quella di Debussy e, soprattutto, di Ravel, il suo musicista preferito) che spesso utilizzava come "sustained string", ricorrendo al termine che usava Tommy Dorsey per definire gli archi che suonano note lunghe di supporto armonico, lasciando contromelodie e accenti ai fiati. Si trattava di una tecnica studiata dall'arrangiatore storico di Dorsey, Sy Oliver, già trombettista storico dell'orchestra di Jimmie Lunceford, che aveva compreso come creare, con questo sistema, un suono raffinato ed eccitante.

Nelson Riddle impose, soprattutto con Sinatra, una strutturazione precisa della canzone attraverso l'arrangiamento. Egli stesso dichiara di aver desunto l'idea dal Bolero di Ravel, che è costituito dalla ripetizione di un tema attraverso un lungo crescendo. Nei suoi arrangiamenti per voce, la prima parte della canzone è di solito accompagnata da insistenti contromelodie dei fiati in piano o mezzo piano, con cantante che "espone il tema", canta cioè distesamente. Segue un intermezzo ritmico che crea il crescendo, e infine l'orchestra espone il tema della canzone, talvolta anche con un solo. La seconda parte invece si scatena, lasciando al cantante la possibilità di esprimere tutte le proprie capacità vocali gareggiando con gli strumenti. Di solito la chiusura è in diminuendo, anche se non sempre. Sono tutte le qualità che si possono trovare nelle sue scritture per Sinatra: in esse Riddle dà il meglio di sé. Non si ripete mai, raramente ripropone le stesse formule. Trova invece sempre soluzioni originali e nuove, mostrando addirittura una crescente evoluzione stilistica nel corso del tempo. Non a caso, la loro collaborazione è il sinonimo stesso dello stile di Sinatra negli anni della Capitol. Su loro due, Miles Davis nel 1958 disse: "A lot of musicians and writers don't get the full value out of a tune. Art Tatum does and Frank Sinatra always does. Listen to the way Nelson Riddle writes for Sinatra, the way he gives him enough room and doesn't clutter it up. Can you imagine how it would sound if Mingus were writing for Sinatra? But I think Mingus will settle down; he can write good music. But about Riddle, his backgrounds are so right that sometimes you can't tell if they're conducted".

Sul versante strumentale anche gli album registrati dalla sua orchestra raggiunsero un discreto successo negli anni cinquanta. Sono da ricordare almeno C'mon get happy!, The joy of living, Love is a game of poker.

Accompagnò, con la sua orchestra, anche Oscar Peterson e il suo trio: l'album non è ancora stato pubblicato in versione cd, e porta il titolo Oscar Peterson and Nelson Riddle. È invece ancora in commercio il cd in cui accompagnò Nat King Cole al pianoforte, The piano style of Nat King Cole, e l'album The Wonderful Word Of Antonio Carlos Jobim, in cui accompagna il compositore brasiliano attraverso i suoi maggiori successi.

Riddle fu anche autore delle colonne sonore di diversi film, tra cui Lolita di Stanley Kubrick e The Great Gatsby, per cui ricevette anche il premio Oscar, e di fortunati temi musicali per serie televisive americane, tra cui spiccano Route 66, Batman, The Untouchables, raccolte negli album Capitol Route 66 and Other TV Themes e More Hit TV Themes.

Il picco della sua popolarità durò fino alla metà degli anni sessanta, quando l'avanzare improvviso della musica rock decretò finita l'età dello swing e delle grandi orchestre, e della musica organizzata. Il suo ritorno si ebbe negli anni ottanta quando la rock star Linda Ronstadt gli chiese di incidere un album di standards americani: la loro collaborazione da uno si spinse a tre album che, inaspettatamente, ebbero un grandissimo successo.

La fortuna gli arrise di nuovo più tardi, quando aveva appena riallacciato i contatti con Frank Sinatra, con cui Riddle non trattava da metà degli anni settanta, offeso perché Sinatra era mancato ad un evento in suo onore dopo che più volte era stato spostato per permettere a The Voice di essere presente. Riddle aveva anche rifiutato di partecipare a Trilogy: Past Present Future, l'album con cui Sinatra, nel 1980, aveva cercato di fare il punto della propria carriera. Nel 1985 i due si erano incontrati di nuovo perché Sinatra aveva bisogno di un direttore per il concerto dell'insediamento di Ronald Reagan alla Casa Bianca. Riappacificati e contenti di lavorare di nuovo assieme, i due avevano progettato l'incisione di un album in tre parti con una serie di standards che Sinatra non aveva mai inciso precedentemente. Riddle aveva già cominciato a lavorare agli arrangiamenti, quando per un aggravarsi della cirrosi epatica di cui soffriva morì il 20 ottobre di quell'anno al Cedar-Sinai Medical Center di Los Angeles.

L'orchestra di Nelson Riddle, la "Nelson Riddle Orchestra", continua a svolgere la propria attività, diretta dal figlio di Nelson, Christopher Riddle, anch'egli suonatore di trombone basso e allievo di George Roberts.

Peter Levinson ha raccontato la vita di Riddle nel volume September in the rain. The life of Nelson Riddle, Taylor Publishing, New York 2005.

Nelson Riddle ha lasciato una valida e insostituibile testimonianza del suo lavoro di arrangiatore e musicista nel manuale Arranged by Nelson Riddle, Warner Bros Publ., Burbank 1985.

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