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Big beat (chiamato a volte chemical breaks) è un sottogenere di musica elettronica nato a metà degli anni novanta. Il termine fu coniato dalla stampa inglese per descrivere la musica dei dj set di artisti come The Chemical Brothers, Fatboy Slim e The Prodigy.
Genericamente lo si può definire come una variante indipendente della musica Dance e Techno che incorpora evidenti influenze Alternative Rock e Synth Rock, talvolta insieme a venature di Raggamuffin, Dancehall e Funk. Ad esempio Fatboy Slim nei suoi set suona anche Satisfaction dei Rolling Stones e All day and all of the night dei Kinks. Due esempi di album di genere big beat sono You've Come a Long Way Baby di Fatboy Slim (Skint) e The Antidote di The Wiseguys (Wall Of Sound).
Il termine "Big Beat" apparve per la prima volta nel 1971, quando i Doors fecero uscire una canzone intitolata The Wasp (Texas radio and the big beat). Nella canzone c'è un riferimento alla musica Big Beat "che esce dalle paludi della Virginia". Inoltre la band psychobilly The Cramps rilasciò un album intitolato "Big Beat From Badsville". Nei primi anni '90 in Inghilterra convivevano molti generi locali di musica elettronica. La scena disco all'epoca era molto convenzionale e promuoveva moda e bellezza. Fuori da molti club londinesi iniziò a emergere una sottocultura che si opponeva alla scena pop, ma che allo stesso tempo voleva ballare musica elettronica. I campionatori divennero parte integrante della pratica musicale in studio e resero più facile la fusione di generi diversi. Norman Cook fu il primo a definire il termine "Big Beat", a causa del nome del suo locale, il Big Beat Botique. La musica suonata in quel locale comprendeva Breakbeat, Rock, Funk, Industrial, Jazz, Acid House, Manchester rave, Hip Hop e Trance. Il termine prese piede e fu applicato a una gran varietà di artisti, tra cui ricordiamo i Bentley Rhythm Ace, i Lionrock, i Monkey Mafia, i Meatbeat Manifesto, i Lunatic Calm, i Death In Vegas e David Holmes.
Altri artisti "Big Beat" degni di nota sono i The Crystal Method, Overseer, Adam Freeland e molti degli artisti sotto contratto alla Skint Records (casa di produzione fondata da Damien Harris aka Midfield General) e alla Wall Of Sound. Possono essere classificati come "Big Beat" anche alcuni degli ultimi lavori dei The Prodigy. Verso la fine degli anni '90 la critica musicale iniziò a usare molto il termine generico "Elettronica" per descrivere il sound Big Beat, e quest'ultimo termine è oggi raramente usato. .