R. Kelly | it

Robert Sylvester Kelly, in arte R. Kelly (Chicago - USA, 8 gennaio 1967), è un cantante di R&B e produttore americano.

Da vero hitmaker, ha realizzato per se e per altri un enorme bagaglio di canzoni, tra cui Bump & Grind (1994), I Believe I Can Fly (1996), Ignition (2003) e Trapped In The Closet (2005).

Ha duettato con Celine Dion in I'm your Angel, ha prodotto tutti i suoi album ed ha aiutato parecchi artisti come Aaliyah in Age Ain't Nothing But A Number (1994).

Inizia la sua carriera musicale cantando al college, dove viene a contatto con la musica black. Subito dopo fonda il gruppo dei Public Annoucement e ottiene un contratto con la J Records. R. Kelly si chiude in studio con i suoi colleghi e, dopo aver suonato una quantità infinita di strumenti, incide l'album Born into the 90's. L'intento è quello di mischiare la passionalità e le tematiche del soul di artisti come Barry White o Marvin Gaye all'immediatezza dell'hip-hop. L'album esce nel 1992 ed è un successo immediato, che lancia R.Kelly nell'olimpo dei cantanti R&B del periodo. Ma R. Kelly sa che deve cavalcare l'onda del successo e, invece che riposarsi sugli allori, rientra subito in studio di registrazione, da solo. E' il 1993, e R. Kelly se ne esce con un album che diventerà storico e segnerà un'era: 12 Play. Le tematiche sono quelle di tutti i grandi padri fondatori del soul, cioè l'amore platonico e la sensualità più sfrenata, ma a questo R. Kelly unisce un'abilità vocale e strumentale da brividi. Le hit sono Sex me, Bump and Grind e Your body's callin. Il successo è planetario. Dopo un tour sold out in USA, nel 1995 R.Kelly fa uscire un album omonimo, R. Kelly, che riprende la lezione dell'album precedente ma gli associa anche una vena più spirituale in brani come Trade in my life e Religious Love. I singoli sono Step in my room e Thanks God is friday night, e l'album è ancora una volta un successo di critica e di pubblico. Dopo questi successi, anche per R. Kelly inizia il periodo delle grandi collaborazioni: tra gli artisti che collaborano con lui figurano Michael Jackson, Celine Dion, Aaliyah, Isley Brothers, Nas, Notorious B.I.G., Jay-Z, Kenneth Babyface, Keith Murray, Mariah Carey, Chante Moore, Puff Daddy e molti altri. Ma con Aaliyah inizia una "collaborazione" un pò più particolare e che causerà moltissimi problemi al "Pide Piper": infatti, R. nel 1995 la sposa. Niente di particolare, sembrerebbe. Invece qualcosa di particolare c'è. Infatti Aaliyah ha soltanto 15 anni, e questo matrimonio, nonostante sia stato annullato in pochissimi mesi, ritornerà prepotentemente nella vita di Kelly.

Nel 1997 incide tre brani per tre diverse colonne sonore: Ghotam City per il film Batman, Bad Man per il film Shaft e I believe I can fly per il film d'animazione Space Jam. Soprattutto la terza sarà il punto più alto della carriera di R. Kelly: con questa canzone vince infatti ben quattro Grammy, e lo porta indiscutibilmente nell'olimpo della musica di tutti i tempi. Ma nello stesso anno iniziano a muoversi delle prime accuse di pedofilia nei suoi confronti, accuse che, però, vengono subito meno. Nel 1998 la stella di R. Kelly brilla ancora più forte, con il doppio album R.. Uno degli album migliori della sua carriera, con prestigiose collaborazioni (Celine Dion, Jay-Z, Nas, Isley Brothers e molti altri), e pure quest'album è un successo internazionale. Nel 2000 esce Tp2.com, album che lascia le tematiche dell'anima a cui si era avvicinato con gli ultimi lavori per tornare alla sensualità di 12 Play (Tp infatti sta per Twelve Play). L'album vende un pò meno dei precedenti, ma viene acclamato dalla critica. Dopo due anni di una tournée che lo porta in giro per tutto il mondo, il Pide Piper collabora con Jay-Z in quello che avrebbe dovuto essere un "dream album". Si uniscono infatti il re dell'r&b con il re del rap. Ma l'album non è un grandissimo successo commerciale, e nemmeno la qualità dei brani li salva: infatti l'album sembra discontinuo, e alterna buoni brani (pochi, per la verità) ad altri scarsissimi (la maggioranza). R. Kelly quindi torna al lavoro per l'album Loveland, ma l'album, per problemi legati alla pirateria, non uscirà mai. Ma nello stesso periodo R. deve preoccuparsi di un fatto ancora più grave. Viene infatti ritrovato un video in cui fa sesso con una quindicenne e, in una delle sue abitazioni, vengono ritrovate foto di pornografia minorile. Nell'opinione pubblica riaffiora quindi il matrimonio celebrato con Aaliyah anni prima e, adesso che questa è scomparsa in un drammatico incidente aereo, nessuno può difendere R. Kelly. L'opinione pubblica sembra infatti aver trovato l'orco cattivo e non molla, con false interviste e falsi testimoni pronti a screditare l'immagine dello "stepper". Sembra non ci sia più speranza per la libertà di R. Kelly. Ma l'ultima speranza è la sua musica, compagna della sua rapida ascesa nello showbiz e adesso ultima arma per difendersi.

Infatti R. Kelly non rilascia interviste ne smentite ufficiali. Lavora sodo e fa uscire prima, nel 2003, Chocolate Factory, un album in cui da il meglio di se nelle ballate romantiche e nei pezzi da club, e subito dopo, nel 2004, fa uscire un doppio album che sarà la perla in tutta la sua carriera: U saved me/happy people. In quest'album non fa proclami di innocenza, come avrebbe fatto qualsiasi altra persona. In quest'album fa ciò che ha sempre saputo far meglio,cioè cantare. Con una ventina di canzoni passa in rassegna la storia di tutta la black music, e lancia un messaggio universale: godetevi la vita in pace e senerità, affrontate ogni giorno con un sorriso. E tutto questo, detto da un uomo che rischia di finire in galera almeno per un ventennio, non fa altro che riscuotere la sua immagine. Lui non ha parlato, non ha fatto proclami nè interviste: ha lasciato che la sua musica parlasse per lui, una scelta imprevedibile ma intelligentissima. Ma purtroppo l'album, screditato da una campagna di denigrazione nei suoi confronti, non vende moltissimo. Poco male, quelli che lo ascoltano ne rimangono estasiati. Nel 2004 esce pure con Unfinished Business, album in collaborazione con Jay-Z che, nettamente meglio del primo, non vende moltissimo. Nel 2005 arriva la sentenza: R. Kelly viene giudicato non colpevole per insufficienza di prove. E' la fine di un incubo. Ma durante la tournée con Jay-Z, R. Kelly finisce lo stesso in tribunale, ma stavolta come accusatore: infatti chiede un risarcimento a Jay-Z reo, secondo lui, di aver ordinato alle sue guardie del corpo un pestaggio nei suoi confronti. Il processo tutt'oggi è aperto, e non si sa come andrà a finire. Alla fine dello stesso anno, Kelly esce con Tp3:reloaded, album sulla falsariga di 12 Play e Tp2.com. Ritorna con quest'album il successo di critica (che in verità non è mai mancato) e di pubblico, e rilancia ancora una volta Kelly come stella di prima grandezza nel musicbiz. Il singolo Trapped in the closet (o forse meglio dire i singoli) è un esperimento video-musicale. Racconta infatti una storia di passioni e tradimenti in ben 5 parti di, all'incirca, tre minuti ciascuno, con relativi video. Segue una raccolta di remix, Remix city volume 1, che vende abbastanza bene.

In definitiva, R. Kelly è uno dei più grandi artisti degli anni '90, che purtroppo ha pagato un immagine cucitagli addosso dai media per un'errore dettato dalla gioventù. Ma speriamo che, adesso che tutti i problemi giudiziari del "Pide Piper" sono finiti, continui a regalarci pagine di musica bellissime come quelle che ci ha dato fin'adesso. .